Bella bestia, eh? Quest’aggeggio ha quasi un secolo ed è il frutto della mente visionaria di Léon Gaumont, un genio (con un gran paio di baffi), vissuto fra il 1864 e il 1946, ingegnere e grande appassionato di fotografia.
A 31 anni, è diventato capo del Général Comptoir de la Photographie, che vendeva attrezzature fotografiche. Nel mese di agosto 1895, convince Gustave Eiffel, l’astronomo Joseph Vallot e il banchiere Alfred Besnier ad entrare a far parte della società che ha appena creato, la “Léon Gaumont et Cie”, la prima società cinematografica della storia. Come logo ha scelto la margherita (in ricordo della madre che così si chiamava). Gli studi furono costruiti a La Villette. Il loro nome: “cité ELGE” (LG, le iniziali di Léon Gaumont). Fino alla prima guerra mondiale, è stato il più grande studio cinematografico del mondo.
Ma a che serviva questa macchina degna di un romanzo di Verne? Per il cinema, ovviamente. Nel 1902, Léon Gaumont ha inventato il sonoro. E’ stato il primo ad avere la brillante idea di mettere un altoparlante dietro lo schermo per dare l’illusione che il suono provenisse dall’immagine, una tecnica sostanzialmente rimasta invariata fino ad oggi.
Al fine di garantire una buona acustica in tutta la sala, brevetta il Chronophone che migliora il principio del Berliner Gramophone. L’idea è quella di amplificare il suono meccanicamente, grazie alla modulazione di un flusso di aria compressa. Ma la vera innovazione è la leva che permette di rallentare o accelerare la velocità del vinile per garantire la perfetta sincronizzazione di suoni e immagini.
Ma Leo non si ferma lì. Oltre ad inventarsi il cinegiornale (con il suo amico Emile Pathé), nel 1910 compra il Place Clichy Racecourse a Parigi, per farne il più grande cinema del mondo, il Gaumont-Palace (3400 posti!). La sala è enorme e il problema è, ovviamente, come far arrivare il suono a tutti gli spettatori. La soluzione è questa bellissima macchina: la Elgéphone (ancora LG, iniziali). In pratica è un’ulteriore upgrade del Chronophone che, con l’aggiunta di due potenti diffusori, garantisce un audio ottimale in tutta la sala.
[slideshow]