Lui parla di cinema ma, in realtà, è un ottimo decalogo per qualunque “comunicatore”.
- Il pubblico è volubile
- Prendilo per la gola e non lasciarlo andare
- Sviluppa una linea d’azione chiara per il tuo protagonista
- Devi sapere dove stai andando
- Più sei elegante e sottile nel celare i punti saliente della tua storia, migliore sarai come scrittore
- Se hai un problema nel terzo atto, il vero problema sta nel primo
- Un consiglio di Lubitch: lascia che siano gli spettatori a fare due più due. Ti ameranno per sempre.
- Sulle voci fuori campo: non ti mettere a descrivere quello che il pubblico sta già vedendo. Piuttosto, aggiungi qualcosa di nuovo a ciò che vedono.
- L’evento del secondo atto innesca la fine del film
- Il terzo atto deve crescere, crescere, crescere quanto a ritmo e ad azione fino all’ultima scena, e poi… – Questo è tutto. Non cincischiare.
(risorsa: Conversations with Wilder; img: Billie Wider, via)