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Piccolo dizionario pratico di giornalismo, datato e per questo affascinante e prezioso

  • A caso

Di seguito la trascrizione di un vecchio testo ritrovato per caso, scartabellando fra cose antiche. Racconta un mondo che sta sparendo, piano piano, inesorabilmente.

Formati

Formato dimensione del giornale, comprende le misure di larghezza ed altezza dalla
pagina. Ne esistono tre tipi:

Elementi

Timone struttura generale delle pagine che si susseguono per tutta la foliazione del giornale. Pagina per pagina riporta l’indicazione della divisione in sezioni e dei diversi contenuti (articoli, immagini ecc..)

Foliazione termine usato per indicare il numero di pagine di un giornale (ma anche
di un libro o di una rivista)

Gabbia L’impianto grafico di base della pagina, costituisce il riferimento su cui
vengono inseriti i vari elementi, ad esempio le colonne di testo, la testata, le immagini ecc.

Colonne rappresentano gli elementi che danno la scansione verticale della pagina.
Le colonne hanno delle giustezze variabili. Un grafico, può decidere di variare e creare dei
movimenti di pagine

Testata comprende il nome del giornale e i caratteri tipografici con cui è scritto. E’
un elemento molto simile al marchio di un prodotto e costituisce l’elemento distintivo del
giornale stesso

Apertura Indica la parte della pagina in alto a sinistra

Spalla Indica la parte della pagina in alto a destra

Primo sfoglio indica la sequenza delle prime pagine del giornale (da pag. 2 per un
numero variabile di pp. successive) dedicate al fatto o ai fatti principali indipendentemente dalla sezione naturale (interni, esteri, cronaca ecc.) di riferimento

Colonnino comprende i fatti del giorno (come per Il Foglio). È un modo molto
sintetico per trattare i principali fatti della giornata

Box piccolo quadrato di testo dedicato a notizie di approfondimento o di minore
importanza

Fili neri Verticali o orizzontali, hanno vari spessori e dividono parte diverse della
pagina. I fili più grossi, ad esempio, tendono a dividere la pagina in taglio alto, medio e basso

Taglio medio è la parte centrale della pagina. Talvolta, il corpo del carattere del
titolo di t.m. è maggiore di quello in apertura. Questa tendenza un tempo era considerata come un grave errore

Taglio basso/fogliettone dal francese feuilleton, è la parte bassa della pagina
riservata a un argomento di lettura o sociale e dove un tempo, tra la seconda metà dell’800 e gli inizi del 900, compariva un romanzo a puntate, detto appunto feuilleton, pubblicato per
fidelizzare i lettori

Richiami o strilli titoli che rimandano a pezzi trattati nelle pagine interne del giornale. Il testo in prima spesso è una breve sintesi dell’argomento, magari trattato in più articoli. In prima pagina ci sono oggi molti più strilli rispetto a qualche anno fa.

Titolo Il titolo domina e introduce l’articolo e ha in genere molta evidenza grafica,
ottenuta con l’uso di un corpo tipografico notevole. Nel corso del tempo la titolazione è cambiata soprattutto a causa della concorrenza televisiva: è diventata più di commento poichè si dà per scontato che il lettore conosca già la notizia, che ne abbia avuto conoscenza dalla tv o dalla radio il giorno prima, e in questo caso il titolo può diventare, ad esempio, un commento.

Sommario In genere è posto sotto il titolo ed è formato da più righe. Sintetizza il
contenuto dell’articolo. Una volta era un estratto del testo, oggi spesso non è neanche una
ripetizione dello stesso e non sono rari i sommari che danno addirittura informazioni in esso non presenti

Occhiello frase posta sopra il titolo che introduce l’articolo. Ha caratteri grafici
differenti e più piccoli rispetto al titolo principale

Manchette Abitualmente sono i riquadri a destra e a sinistra della testata, dedicati
alla pubblicità. In generale, indica un riquadro pubblicitario

Catenaccio elemento della titolazione passante su due o più titoli, che quindi “incatena” insieme. Il termine è anche usato per estensione a indicare una riga di titolazione di
ampia estensione ma di minor corpo, e quindi minor impatto, rispetto al titolo

Testatine elementi paratestuali caratterizzati per grafica e per impatto di corpo e
carattere che indicano la sezione del giornale in cui ci si trova, oppure il nome di una rubrica. In generale la testatina indica il tema o l’argomento

Negativo indica i testi o gli elementi paratestuali stampati in bianco su fondo nero o
colorato

Testo Gli articoli hanno prevalentemente un carattere tondo. I primi caratteri erano
gotici, successivamente Aldo Manuzio inventò il carattere latino che permise di realizzare il
carattere corsivo, distinto dall’asse centrale inclinato verso destra. Nello scenario attuale il
corsivo viene ancora usato, il grassetto, invece, molto meno

Carattere tondo, corsivo, grassetto insieme delle lettere alfabetiche, dei numeri e
dei segni di punteggiatura. Si potrebbe definire il design del carattere, nel suo senso più ampio, come una serie di regole di progetto (per esempio di stile, immagine o impressione) all’interno delle quali il progettista possa concepire ogni singolo carattere. L’arte di disegnare i font, chiamata type design, è un’occupazione del type designer

Giustezza Indica la larghezza di un elemento (colonna, box, ecc), ovvero la sua estensione in orizzontale. Insieme al numero delle colonne fa parte degli elementi che danno la scansione verticale del giornale

Interlinea spazio che intercorre tra una riga di testo e la successiva.

Compensazione (track) è la funzione che permette di stringere gli spazi bianchi tra i
caratteri e le parole in modo da consentire l’inserimento di più testo rispetto allo standard
indicato dal progetto grafico

Corpo indica le dimensioni dei caratteri tipografici, espresse in “punti”

Punto Unità di misura tipografica, parte, in genere 1/12, della riga tipografica. La riga tipografica del sistema Didot, per esempio, corrisponde a 4,512 mm. Quella del sistema Pica anglo-americano corrisponde a 4,217 mm

Capolettera è la prima lettera maiuscola di inizio testo, di dimensione maggiore
rispetto al resto del corpo del testo. Negli articoli di prestigio è alta circa il corrispettivo di 5
righe (a volte di più o di meno), il programma QuarkXpress permette di decidere la sua altezza

Registro Nella stampa a colori, in quadricromia, sono previsti in genere quattro
passaggi tipografici. Il registro consente di soprapporre perfettamente i vari passaggi. In caso di sovrapposizione imperfetta, ovvero di stampa “fuori registro”: l’immagine risulta mossa

Testatine elementi di pagina o di una precisa parte del giornale che ne indicano il
tema o il contenuto

Incipit rientrato all’inizio di un testo o ad un nuovo capoverso, indica la prima riga
che comincia qualche millimetro più a destra rispetto alla giustezza standard

Distico è una breve nota che introduce un articolo. In genere è in corsivo, si trova
all’inizio dell’articolo ed è di giustezza inferiore rispetto al resto del testo

Attacco pezzo iniziale dell’articolo. Di solito è la parte più difficile da scrivere in
quanto serve ad attirare l’attenzione del lettore che deciderà, in base ad esso, se continuare o
meno a leggere il pezzo

Giri sono le prosecuzioni degli articoli nelle colonne successive o in altre parti del
giornale. Oggi, i giri sono collocati in aree “franche”, per esempio la pagina dei commenti, per alleggerire la gestione tecnica del giornale

Gerenza Informazioni di legge della stampa periodica: in genere la società editrice,
il direttore responsabile, la data, il luogo e la tipografia di stampa. Oltre a tali informazioni, in genere se ne indicano altre, come i nomi dei principali responsabili della fattura del giornale, la concessionaria pubblicitaria ecc. ecc. Con lo stesso nome viene indicato lo spazio dedicato sul giornale a tali informazioni

Spillatura: Allestimento delle pagine di un giornale realizzata automaticamente dalle
macchine tipografiche che ripiegano in quattro il foglio e uniscono le pagine così ottenute con spille metalliche. I giornali spillati sono ad esempio i periodici, i quotidiani sono invece solo piegati

Piegatura Allestimento delle pagine di un quotidiano, realizzato con la semplice
compiegatura dei fogli uno dentro l’altro, senza spillatura o uso di collanti

Brossura Allestimento delle pagine con l’uso di collanti. E’ usata in particolare per i
periodici ad alta foliazione

Foliazione Il numero di pagine di cui è composto un giornale (es. filiazione: 128
pp.). In genere è composto da multipli di 4 pagine o maggiori (16, 32 pp.)

Patinatura Rivestimento trasparente, lucido o opaco, delle pagine, tecnica usata
soprattutto nei periodici, migliora il risultato estetico della pagina ed è particolarmente adatta per
la resa di immagini

Secondo dorso o costa seconda fascicolazione del giornale, aggiunta e piegata
insieme a quella principale. Questa tendenza si riscontra soprattutto nei paesi anglosassoni. In Italia, infatti, un esperimento del genere venne portato avanti da La Stampa, ma si rivelò ben presto fallimentare a causa di un lettorato troppo conservatore.

Segnatura le parti di giornale (a gruppi di 16 pagine, in genere, o multipli) che
vengono stampate in un unico ciclo tipografico. I giornali con molte pagine sono composti da
diverse segnature che vengono licenziate con tempi diversi (es. i settimanali)

Cellophanatura Processo tecnico con cui il giornale viene chiuso in un involucro di
cellophane

Rese copie invendute che l’edicolante restituisce all’editore

Proto Personaggio della tipografia che svolge un ruolo di “cerniera” nel rapporto tra
la redazione e la tipografia stessa. Oggi è in via di estinzione

Correttore di bozze è, anche questi, una figura in via di estinzione nelle redazioni
dei giornali. Sempre più spesso è il giornalista che corregge da solo i suoi testi con l’ausilio del computer e con gli inevitabili errore del caso

Linotipista o compositore compositore tipografico addetto alla linotype, macchina
per la composizione tipografica meccanica inventata negli Stati Uniti nel 1881 dal tecnico
tedesco Mergenthaler. La macchina aveva tastiera letterale (simile a quelle delle macchine da
scrivere) su cui il linotipista componeva il testo. La macchina fondeva in tempo reale le lettere attraverso matrici, accorpandone riga per riga, da cui il nome

Elzeviro indicava l’articolo di apertura della Terza pagina Il nome elzeviro deriva da
quello di un carattere tipografico realizzato da un incisore per gli stampatori olandesi Elzevier, operanti tra ‘500 e ‘600

Editoriale è l’articolo di prima pagina che esprime il punto di vista ufficiale del
giornale. È senza firma o e firmato del direttore stesso

Commento nota di lunghezza variabile nella quale un giornale consente a un autore
di esprimere la propria opinione, non necessariamente concorde con quella ufficiale del giornale

Filo di nota breve testo, separato dagli altri da un filo. In genere è un commento o
una nota arguta

Figure professionali

Redattore è la figura base all’interno di una redazione giornalistica. Svolge compiti di desk ed è essenziale all’interno del giornale. Si diventa redattori di prima nomina dopo aver svolto il praticantato e aver sostenuto l’esame di ammissione all’ordine dei giornalisti. Si è redattore ordinario dopo un ulteriore periodo

Praticante è il neoassunto che non ha ancora dato l’esame da professionista

Inviato è il giornalista inviato dal direttore in diverse parti del mondo. È una figura sempre meno diffusa, se non in termini di qualifica formale, a causa delle nuove tecnologie che consentono di avere, direttamente in redazione, tutto il materiale necessario per realizzare un articolo

Corrispondente è il giornalista che vive in una sede diversa da quella naturale del giornale. Solitamente si trova in sedi locali distaccate dalla città principale. Il corrispondente resta fisso in un determinato posto, acquisendo in questo modo anche una competenza maggiore su una specifica città o area territoriale. Le corrispondenze più ambite sono quelle dalle più importanti città estere

Editorialista/opinionista è un giornalista – solitamente una firma di chiara fama – che commenta su un quotidiano o un rotocalco un fatto di rilievo Gerente la figura individuata dallo Statuto Albertino come responsabile legale della pubblicazione. Non era necessariamente qualcuno che partecipava alla fattura del giornale. Questo consentiva l’escamotage di pagare una persona in condizioni di necessità che si prestasse come gerente-fantoccio. La figura viene abolita dal fascismo e sostituita con quella del direttore responsabile

Direttore responsabile è colui che risulta legalmente responsabile della pubblicazione e che quindi ne risponde dinanzi alla legge anche penalmente

Caporedattore/caposervizio il responsabile di una redazione o di una sezione (cronaca, politica ecc.) di una redazione Sezioni ufficio centrale, cronaca, politica, esteri, sport, ecc.

Agenzie di stampa Sono agenzie specializzate nel raccogliere informazioni. raccolgono e convogliano ai giornali associati una serie di informazioni giornaliere. Consentono di evitare la figura del corrispondente. La più importante in Italia è l’Ansa. La prima è invece l’Agenzia Stefani, creata da Cavour nel 1863 Take, o lancio di agenzia i lanci, in inglese take, sono delle stringhe di informazioni che le agenzie offrono alle varie testate. Possono essere di lunghezza variabile, dalle cinque alle venti righe. Le agenzie rappresentano uno strumento fondamentale perché consentono un enorme risparmio di risorse economiche

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